Corvidae

Corvo imperiale
Corvo imperiale

La famiglia dei Corvidi (Corvidae, Linnaeus 1758) comprende diverse specie di uccelli diffuse quasi su tutto il globo. Tali specie sono tutte caratterizzate da voce aspra e roca emessa nella maggior parte dei casi in coro. Infatti tutte queste specie conducono una vita gregaria. Un esempio di questa attitudine alla socializzazione si può osservare nelle taccole e nei corvi comuni; queste specie infatti sono gerarchicamente organizzate e sovvertimenti dei ruoli vengono ottenuti soltanto con l'obsolescenza dei capistormo, i quali - non potendo più affrontare per indisponibilità fisica i propri avversari - finiscono col soccombere penosamente. Un altro aspetto accomunante corvi, taccole, ghiandaie e simili è rappresentato dalla spiccatissima acutezza e dallo sviluppato ingegno. Tali doti fanno sì che in confronto agli altri Passeriformi, i Corvidi si possano collocare ai vertici di un'ipotetica classifica delle specie ornitologiche più "intelligenti". La loro abilità è osservabile in particolare nella capacità che hanno di memorizzare in modo rapido e conciso pratiche da essi stessi attuate ed anche messaggi e stimoli provenienti dall'esterno. Imitano così diversi suoni e rumori che odono, nonché diverse parole umane e ricordano alla perfezione oggetti e frutti nascosti mesi e mesi prima in angoli remoti del bosco (il caso della ghiandaia). Tra questi uccelli, quello dotato di spirito imitativo più accentuato è probabilmente il corvo imperiale il quale, a detta di Konrad Lorenz, sarebbe addirittura capace di utilizzare il termine giusto al momento giusto, prerogativa che fino a non molto fa si presumeva appartenesse alla sola famiglia dei pappagalli (Psittacidi).